Dott.ssa Durio, lei e’ entrata in Diaverum Italia nel maggio 2020; ci può raccontare un po’ del suo passato professionale? Per esempio le cose che la hanno resa più orgogliosa
La mia carriera si è svolta prevalentemente nel settore farmaceutico negli ambiti del marketing, commerciale e management; ho lavorato sempre in grandi multinazionali ricoprendo ruoli di crescente responsabilità fino ad arrivare al ruolo di Amministratore Delegato. Ho avuto particolare successo in progetti di riorganizzazione, quando era necessario determinare un cambio di marcia ad una business unit o ad una azienda: questa tipologia di incarico mi ha sempre appassionata tanto, perché contiene una sfida, una missione particolare. Devo dire, senza voler apparire troppo sfacciata, che in questi progetti ho sempre raggiunto l’obiettivo: far crescere il business e creare organizzazioni vincenti.
Dopo 8 mesi in Diaverum, e vivendo in tempi senza precedenti, può condividere con noi le sue prime impressioni?
Diaverum è un player mondiale nel settore delle cure renali, con una grande storia di successo ed un futuro brillante davanti a sé. In Italia siamo il secondo provider privato, ma il primo per la qualità della dialisi: tutti gli indicatori (parametri clinici, procedure, controlli, fidelizzazione dei pazienti ...) ci dicono che siamo i migliori. Abbiamo 28 cliniche, più di 1.300 pazienti e dei team di eccellenza. La sfida che abbiamo in Italia e’ quella della crescita organica. Vogliamo crescere di più e lo possiamo fare, lavorando tutti insieme, come un unico team, aumentando l’afflusso dei pazienti, ampliando il nostro network, curando le relazioni nei nostri territori e attivando progetti di partnership con le istituzioni.
Quale è la sua visione per il futuro?
La mia visione è molto positiva: se raggiungeremo gli obiettivi del budget 2021, del tutto realistici, potremo iniziare a guardarci intorno per identificare opportunità di ampliamento del business con l’acquisizione di nuove cliniche o avviare altre partnership con il pubblico.
Come valuta la gestione della pandemia di COVID -19 da parte di Diaverum?
I teams delle cliniche Diaverum nel mondo sono stati fantastici! Hanno affrontato i rischi della pandemia con coraggio ed estrema professionalità, applicando nuove procedure di sicurezza con rigore e precisione. Hanno dovuto salvaguardare la salute e la cura dei pazienti e dei colleghi stessi. Nello specifico per l’Italia sono veramente molto orgogliosa delle nostre persone. La seconda ondata della pandemia è stata molto più impattante della prima. Ogni giorno abbiamo affrontato casi di positività al Covid fra pazienti e colleghi, nonostante tutto non ci siamo mai fermati! Addirittura, la clinica di Catania Dial, per venire incontro alle esigenze del settore pubblico, è stata convertita in clinica Covid ed ora accoglie pazienti positivi asintomatici, con grande impegno del nostro personale che ha accettato di lavorare per una nobile causa.
Le farebbe piacerebbe raccontarci qualcosa della sua vita privata?
Certo!
Sono spostata dal 2000 ed ho due figli rispettivamente di 20 e 18 anni, Francesco e Carolina, che ora studiano all’università. Ho un bellissimo cane, Smoky, un border collie di 5 anni, molto simpatico e di grande compagnia. Vivo a Roma da sempre, a parte due anni a Parigi dove ci trasferimmo con tutta la famiglia per motivi di lavoro. Una bellissima esperienza. Mi piace la montagna, sciare e camminare. Faccio parte di un gruppo con il quale organizziamo trekking quasi tutti i fini settimana e naturalmente Smoky è sempre con me in queste attività. Sono appassionata di cucina, preparare cose buone mi rilassa molto. Mi piace sperimentare nuove ricette e testarle con i miei ragazzi, sono sufficientemente critici, a volte pure troppo! Le imminenti feste Natalizie saranno una opportunità per dedicarmi alla famiglia e alla cucina! A proposito, Buone Feste a tutti!