Dott. Fioramonti lei fa parte del Management team di Diaverum Italia dal 2021; ci può raccontare un po’ del suo passato professionale?
La mia passione per l’informatica e la tecnologia in generale ha radici che affondano nella mia giovinezza quando aiutavo mio padre nel suo lavoro di programmatore nel settore pubblico. Poi la facoltà di ingegneria e il primo lavoro presso Hewlett-Packard hanno fatto il resto; ogni novità tecnologica di cui mi interessavo era un trampolino di lancio per quella successiva e dopo 5 anni in HP sono approdato a FOX Networks Group che è stata la mia “famiglia” per ben 16 anni. La FOX era un ambiente di lavoro diverso rispetto ad HP, molto familiare da un certo punto di vista, dove ho compreso che un gruppo di persone può fare la differenza se tutti perseguono lo stesso obiettivo.
Potrebbe entrare un po’ nel dettaglio di quali sono le attività di cui si occupa?
Sono la persona di riferimento per quello che riguarda la parte tecnologica in Diaverum Italia e insieme al mio team diamo supporto informatico al personale di tutte le cliniche e degli uffici. Personalmente la mia idea è che il team informatico possa aiutare e migliorare sensibilmente il modo di lavorare di tutti, dando l’opportunità a tutto il personale medico e non solo di focalizzarsi sulla cura del paziente.
Che idea si è fatto di Diaverum dal suo arrivo in azienda? C’è qualcosa che l’ha colpita in particolare?
In Diaverum ho subito notato la passione che contraddistingue tutto il personale, affinché la vita dei pazienti venga vissuta appieno e in serenità.
Qual è la sua visione per il futuro?
Fare in modo che l’informatica e la tecnologia che gestiamo, attraverso i professionisti che operano nelle nostre cliniche e nei nostri uffici, siano di aiuto ai pazienti, direttamente e indirettamente, per migliorare la loro vita.
Le farebbe piacere raccontarci qualcosa della sua vita privata?
Sono sposato da 14 anni con Giulia e ho due bellissimi bambini, Gaia di 8 anni e Matteo di 6 anni. Hobby e interessi ne ho tanti, ma tra tutti sento che la moto, lo sport e la fotografia sono quelli che mi sono sempre appartenuti:
• lo sport e la pallavolo, che ho praticato per 22 anni e che mi ha fatto conoscere degli amici stupendi con cui ancora oggi mi sento.
• la moto e la meccanica, come parte del processo di conoscenza: smontare, capire il funzionamento di ogni parte e aggiustare la moto che mi è sempre stata fedele in questi 17 lunghi anni.
• la fotografia, cominciata per hobby e poi evoluta in astrofotografia per fotografare non solo paesaggi, architettura e persone, ma anche le stelle, le nebulose e le galassie.